Tumore del pancreas, un farmaco contro il diabete rallenta la sua progressione
Tumore del pancreas, un farmaco contro il diabete rallenta la sua progressione
19/01/2016
Ricercatori statunitensi del Massachussets General Hospital potrebbero aver scoperto un nuovo meccanismo d’azione di un farmaco comunemente usato contro il diabete, la metformina.
Il medicinale, secondo quanto emerso, sarebbe in grado di inibire la progressione del tumore del pancreas.
Nello studio, pubblicato sulla rivista PLOS One, i ricercatori descrivono di aver scoperto che la metformina diminuisce l’infiammazione e la fibrosi tipiche della forma più comune di questo tipo di tumore.
È emerso inoltre, attraverso studi su modelli cellulari, in vivo e su tessuti tumorali di pazienti che il beneficio sia ancora maggiore nei pazienti sovrappeso e obesi.
«Abbiamo scoperto che la metformina riduce la desmoplasia, l’accumulo di tessuto connettivo e di cellule immunitarie associate al tumore che rappresenta il marchio tipico del tumore del pancreas, inibendo l’attivazione delle cellule stellate che costituiscono la matrice extracellulare e riprogrammando le cellule immunitarie ad alleviare l’infiammazione» spiega Dai Fukurama, uno degli autori dello studio.
«Inoltre» aggiunge «abbiamo scoperto che questi effetti sono più marcati nei tumori di individui sovrappeso oppure obesi, pazienti che sembra abbiano tumori con maggiore fibrosi».
Lo studio si è concentrato sull’adenocarcinoma duttale pancreatico, la forma più comune di tumore del pancreas. La metà dei pazienti diagnosticati con questa specifica forma tumorale sono sovrappeso oppure obesi, e quasi l’ottanta percento di loro è affetto da diabete di tipo 2 o è insulinoresistente.
È noto che i pazienti diabetici che assumono la metformina hanno un rischio ridotto di sviluppare il tumore del pancreas, e fra coloro che lo contraggono c’è anche un minore rischio di morte.
Tuttavia, prima di questo studio il meccanismo d’azione della metformina contro il tumore del pancreas non era chiaro e non erano stati identificati i meccanismi di risposta dell’organismo alla metformina.
I ricercatori hanno per prima cosa riscontrato una percentuale di acido ialuronico, un componente della matrice extracellulare, del trenta percento più bassa nei campioni tumorali estratti da pazienti sovrappeso o obesi che assumevano metformina rispetto a coloro che non assumevano il farmaco.
Nei test su modello animale, l’assunzione di metformina ha determinato una ridotta espressione sia di acido ialuronico sia di collagene-1, nonché meno cellule stellate attivate. Negli studi su colture cellulari è stato infine identificato il meccanismo con il quale la metformina riduce la produzione di acido ialuronico e collagene-1 da parte delle cellule stellate e previene la produzione di macrofagi tumorali, i quali aumentano l’infiammazione.
Nei modelli animali, i ricercatori hanno scoperto che la terapia a base di metformina ha ridotto i livelli dei macrofagi del sessanta percento e ha ridotto l’espressione genica coinvolta nella modellazione della matrice extracellulare nel tessuto tumorale.
I tumori di questi animali hanno avuto riduzioni nella transizione epitelio-mesenchimale, un processo di modifica nelle caratteristiche cellulari associato alle metastasi, e nel livello generale delle metastasi stesse. Tali effetti sembrano essere indipendenti da quelli già noti sul metabolismo del glucosio e sul peso corporeo.
«Circa 200 studi clinici sono attualmente in corso per investigare l’effetto della metformina sui tumori sia sui pazienti diabetici sia su quelli non diabetici» ha dichiarato il co-autore dello studio Rakesh Jain «Comprendere il meccanismo d’azione della metformina sui tumori, sia del pancreas che altri, potrebbe aiutarci a identificare fattori come il peso corporeo e l’aumento di fibrosi tumorale, che potrebbero identificare i pazienti per i quali il trattamento con la metformina potrebbe essere più benefico».