Metastasi tumorali, scoperto nuovo processo biologico: è legato anche alla perdita di capelli
Metastasi tumorali, scoperto nuovo processo biologico: è legato anche alla perdita di capelli
10/01/2018
Uno studio condotto dalla Medical University of South Carolina ha scoperto un nuovo meccanismo cellulare che governa la trasmissione dei segnali e stimola le cellule a riprodursi e migrare.
Secondo i coordinatori della ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su Science Signaling, anche i tumori sfruttano lo stesso processo per migrare e sviluppare metastasi.
Il meccanismo scoperto dagli scienziati vede protagoniste le ciglia, appendici che si sviluppano sulla superficie delle cellule. A bloccare la capacità delle ciglia di trasmettere il segnale di crescita sarebbe uno specifico enzima chiamato CerS4 (ceramide synthase 4).La scoperta è stata fatta esaminando i sei differenti enzimi derivati dalla ceramide, una molecola lipidica che può avere la funzione di trasmettitore di segnale.
Esperimenti su roditori privati di un singolo enzima hanno rivelato che i soggetti privi di CerS4 tendevano a contrarre l’alopecia, in altre parole la perdita di capelli e di peli. La relazione con i tumori è spiegata dal comportamento dei cheratinociti, cellule epidermiche che migrano attraverso il tessuto e mantengono i follicoli piliferi. In assenza di CerS4, i cheratinociti diventano iperattivi e si spostano troppo velocemente, alterando il ciclo di crescita del pelo. Secondo gli scienziati, il fenomeno è paragonabile a quanto accade con le cellule tumorali.
Le molecole di ceramide, in effetti, hanno dimostrato di poter influenzare la migrazione delle cellule. L’enzima Cers4, nello specifico, è capace di legarsi, attraverso una proteina, al recettore cellulare TGF-beta e impedisce a quest’ultimo di concentrarsi sulle ciglia e attivare i processi che portano la cellula a migrare. L’osservazione di tessuti tumorali umani ha permesso agli scienziati di stabilire che nelle cellule tumorali hanno una dell’enzima Cers4, e che l’assenza di questo enzima è correlata a una maggiore incidenza di metastasi.
Sono già in programma ulteriori ricerche per comprendere meglio i meccanismi di sviluppo del tumore in questo contesto: i ricercatori hanno a disposizione un modello animale geneticamente predisposto allo sviluppo di tumori mammari primari, che tendono però a non formare metastasi. Attraverso questo modello, gli scienziati contano di poter osservare in che modo CerS4 possa regolare la migrazione cellulare e la formazione di metastasi. Questi animali saranno inoltre la base ideale per testare nuove terapie.
Esiste però un limite a questo approccio: gli scienziati spiegano che il coinvolgimento di un recettore così diffuso come TGF-beta potrebbe avere effetti indesiderati su altre parti dell’organismo. Esistono infatti patologie come la sindrome di Bardet-Biedl, nella quale il traffico di proteine nelle ciglia cellulari è del tutto bloccato. È quindi fondamentale che la terapia sia il più mirata possibile: «Sfortunatamente», spiegano gli scienziati «quasi tutti i farmaci antitumorali sono mirati su processi che potrebbero avere effetti tossici su altre parti dell’organismo. Per questo è così importante che la terapia, in questo caso, si concentri solo sul recettore presente nelle ciglia e non in altre parti del corpo».